domenica 31 gennaio 2016

Quello che piace ai bambini, secondo Roberto Innocenti


“Il primo libro è stato Pinocchio, ma ancora non sapevo leggere. Avevo 5 anni e me lo leggeva mia zia, la sera. Pinocchio finiva impiccato, annegato, legato alla catena, ma era letto da una voce amica che tranquillizzava e che confortava. Aspettavo con impazienza la sera dopo per provare le stesse emozioni, e anche la paura. Una paura di cui mi sono ricordato con nostalgia quando ho disegnato Pinocchio. Ho capito che ai bambini la paura piace, insieme alle tenebre, al mistero, al buio, al freddo, tutte queste cose piace molto sentirle raccontare, anche il pericolo, perché sono l’attesa di una salvezza che arriverà il giorno dopo. E’ un bambino fortunato quello che sente la mamma che gli legge o gli racconta queste storie, spero che le mamme lo facciano ancora, credo che sia una delle cose belle dell’infanzia”.

Roberto Innocenti –La mia vita in una fiaba, a cura di Rossana Dedola – Della Porta editori

mercoledì 27 gennaio 2016

Qualsiasi vento


QUALSIASI VENTO

Qualsiasi vento
è vento di mare,
e qualsiasi città, anche la più continentale,
nelle ore di vento
è marittima.
C'è odor di mare, no,
ma: c'è aria di mare,
l'odore lo aggiungiamo noi.
Anche il vento del deserto
è di mare,
anche quello della steppa
è di mare.
Giacché al di là di ogni steppa
e di ogni deserto,
c'è il mare,
l'oltredeserto,
l'oltresteppa...
Ogni viuzza
in cui tira vento
è la viuzza di un porto.

(Marina Cvetaeva)

lunedì 18 gennaio 2016

Da grande...


"C'era come la sensazione che mentre gli uomini vanno e vengono, nascono e muoiono, i libri invece godono di eternità. Quand'ero piccolo, da grande volevo diventare un libro. Non uno scrittore, un libro: perché le persone le si può uccidere come formiche. Anche uno scrittore, non è difficile ucciderlo. Mentre un libro, quand'anche lo si distrugga con metodo, è probabile che un esemplare comunque si salvi e preservi la sua vita di scaffale, una vita eterna, muta, su un ripiano dimenticato in qualche sperduta biblioteca a Reykjavik, Valladolid, Vancouver".

(Amos Oz)

venerdì 15 gennaio 2016

Per amarsi...


"Bisogna somigliarsi un po' per comprendersi, ma bisogna essere un po' differenti per amarsi".

(Paul Gèraldy)

giovedì 14 gennaio 2016

La casa di Yanoa


“La casa di Yanoa, mia nonna, era vicino alla riva del fiume, quando i figli sono cresciuti e sono usciti dalla foresta per andare nelle città hanno voluto portarla via, ma lei non si è mai abituata alle loro case moderne e diceva: “Il fiume è più forte di me o sono io così forte da vivere con il fiume?”.
Una volta, già un po’ più cresciuta, sono ritornata da lei e sono andata via piangendo, e lei mi ha detto: “Il fiume è entrato dentro di te, il fiume ti riporterà sempre qui”.

(Marcia Theophilo)

lunedì 11 gennaio 2016

I giorni dell'acqua verde


Se vuoi acquistare "I giorni dell'acqua verde" puoi contattare il distributore Alessandro Neri
di Libro Co: alessandro@libroco.it
Lo puoi trovare anche nelle librerie Feltrinelli o su Internet